Ogni estate leggiamo notizie simili. Persone esperte o improvvisate che si perdono, si feriscono, muoiono.
Ma nessuno parte pensando che succederà a lui. Ed è proprio questo il problema.
I pericoli sottovalutati delle attività outdoor
È capitato a tutti di leggere, più volte, notizie di persone che durante un’attività outdoor si sono trovate in situazioni critiche, alcune finite tragicamente.
Cercatori di funghi che si perdono nei boschi e sono costretti a passare la notte all’aperto, magari feriti o disorientati.
Escursionisti improvvisati, senza l’equipaggiamento minimo – come scarpe adeguate o una scorta d’acqua sufficiente – che si vedono costretti a chiamare i soccorsi per crampi, disidratazione o per aver smarrito il sentiero.
Ci sono trekkers che, pur avendo una certa esperienza, si spingono oltre il limite ignorando segnali evidenti: il maltempo in arrivo, la stanchezza fisica, o la pericolosa ostinazione a “dover” raggiungere la vetta a tutti i costi.
E poi ci sono anche cacciatori che, per distrazione o errore, finiscono per ferire se stessi o un compagno, o essere aggrediti da un animale in fuga.
Il pensiero che inganna
Molte di queste storie iniziano con la stessa frase:
“Andiamo, tanto non succede nulla. A me non capita.”
La verità è che nessuno parte per un’escursione pensando a un epilogo drammatico.
Ma proprio per questo, è fondamentale fermarsi un attimo a riflettere: se qualcosa andasse storto, sarei davvero preparato ad affrontarlo?
Questa domanda, se fatta con sincerità, può già fare la differenza tra il rischio e la prudenza.
Mancanza di preparazione outdoor
Vivendo in un Paese meraviglioso, ricco di boschi e sentieri, vedo ogni anno – in ogni stagione – decine di interventi da parte del soccorso alpino, della protezione civile, degli elicotteri di emergenza.
Operatori eccezionali che ogni volta mettono a rischio la propria vita per salvare persone che, spesso, affrontano la natura con leggerezza e incoscienza.
E quando i soccorsi tardano, o non possono arrivare subito, saper intervenire fa la differenza.
In certi contesti, anche una conoscenza basilare di primo soccorso in ambiente remoto può salvare una vita – o almeno tenere sotto controllo una situazione finché non arrivano i professionisti.
Mi è capitato più volte di vedere escursionisti in ciabatte e costume, con una bottiglietta da mezzo litro già mezza vuota, affrontare salite impegnative con temperature di 28° gradi all’ombra, senza sapere nulla del percorso.
Non è un’eccezione. È un’abitudine pericolosa.
Attività outdoor: tra preparazione e responsabilità vera
Per questo, quando dico che molte persone si improvvisano, lo dico con cognizione di causa.
E con la frustrazione di chi ha visto troppi mezzi e soccorritori impegnati in ricerche che si sarebbero potute evitare con un po’ di preparazione e buonsenso.
La missione dei nostri corsi
I nostri corsi nascono proprio con questa missione:
offrire conoscenze pratiche – dall’orientamento alla gestione delle energie, da una formazione di primo soccorso in ambiente remoto al rispetto per l’ambiente – per renderti più consapevole, più sicuro e più responsabile ogni volta che metti piede in natura.
🔥 Vuoi davvero vivere la natura, non subirla?
La natura regala libertà, ma richiede rispetto. Nei nostri Corsi di Sopravvivenza Outdoor, impari a camminare nei boschi con occhi nuovi, a riconoscere i segnali del corpo e dell’ambiente, a restare lucido quando il margine d’errore si fa sottile.
E se qualcosa va storto?
Anche senza linee telefoniche o aiuti immediati, saper intervenire può cambiare tutto.
Per questo, nel nostro percorso formativo, c’è spazio anche per il primo soccorso in ambiente remoto: non una lezione teorica, ma strumenti pratici per agire davvero, quando sei tu a dover fare la differenza.
La natura non si improvvisa. Ma può insegnarti moltissimo, se sai come ascoltarla.
E soprattutto, se ti prepari ad affrontarla con consapevolezza.
Perché dovrei fare un corso di sopravvivenza se cammino solo su sentieri semplici?
Perché non è solo questione di sentieri. È questione di testa. Di cosa fai quando ti perdi, quando finisce l’acqua, quando cala la notte. Anche un’escursione facile può insegnarti molto — se affrontata con la giusta mentalità.
Devo essere allenato o esperto per partecipare?
No. Chi partecipa ai nostri corsi non è un atleta estremo. È qualcuno che vuole capire come stare nella natura in modo più sicuro, più autonomo, più vero. Serve solo la voglia di imparare e mettersi in gioco.
Cosa imparerò nel corso?
Imparerai a orientarti, gestire le risorse, leggere l’ambiente. E soprattutto imparerai a fidarti delle tue capacità.
Quanto dura il corso? È tutto all’aperto?
Sì, è un’esperienza immersiva con attività pratiche all’aperto giorno e notte. Ti sporcherai le mani, accenderai un fuoco, ascolterai il bosco. E tornerai a casa con molto più di qualche nozione in più.
Ti invitiamo a visualizzare la pagina dedicata di quel corso per scoprire di più riguardo la data e la durata del corso.