Ciao a tutti, sono Simone Orsini di Exagon Design, e come co-fondatore di Stone Outdoor Experience, la mia passione per l’outdoor, il bushcraft e la natura è il motore di ogni progetto. Oggi sono entusiasta di condividere con voi il viaggio che ha portato alla creazione di Bonnie e Clyde, i nostri due nuovi coltelli da bushcraft multiruolo, ora disponibili su Backpacco.it. Questo progetto è stato un’esplorazione profonda dell’ergonomia, della funzionalità e della collaborazione artigianale, culminata in strumenti che ridefiniscono il concetto di versatilità outdoor

L’ideazione: ergonomia al primo posto, nata dalla passione

La scintilla di questo progetto è arrivata da una semplice domanda: cosa manca davvero nei coltelli da outdoor?
La mia esperienza con il bushcraft, l’avventura e l’artigianato italiano mi ha portato a immaginare un coltello capace di affrontare qualsiasi sfida, dal batoning al chopping fino ai lavori più di fino, senza sacrificare il comfort o la sicurezza.
Per me, l’ergonomia è tutto: le manicature dovevano essere generose, permettere di arretrare la mano per avere più potenza nel chopping, ma anche garantire il massimo controllo nelle lavorazioni di precisione.

La scelta dei materiali: robustezza e affidabilità

Non volevo compromessi.
Per la lama ho scelto il Niolox, un acciaio che bilancia alla perfezione tenacità, tenuta del filo e resistenza alla corrosione, qualità fondamentali per chi usa il coltello davvero, in ogni situazione.
Per la manicatura, la scelta è ricaduta sul G10, un materiale leggero, resistente e antiscivolo anche da bagnato.
E poi il fodero: pratico, sicuro e bello. L’ho voluto in Kydex per la ritenzione e in cuoio per il tocco artigianale, così che ogni dettaglio fosse all’altezza del progetto.

La prototipazione: la maestria di Dario Trifelli

Tutto questo però sarebbe rimasto solo su carta senza la mano di un vero artigiano.
La collaborazione con Dario Trifelli di Neanderthart ha dato vita concreta alle mie idee. La sua esperienza nella coltelleria outdoor italiana ha fatto la differenza: insieme abbiamo affinato ogni dettaglio, trasformando un concept in uno strumento vero, affidabile e pronto a tutto.

I modelli: Bonnie (sheepfoot) e Clyde (drop point)

Ho voluto creare due coltelli diversi, per due tipi di esigenze:

• Bonnie: la sua punta sheepfoot elimina il rischio di perforazioni accidentali, ma mantiene grande potere di taglio. È la mia scelta per l’intaglio e la sicurezza.
• Clyde: la classica drop point, una lama versatile, adatta a ogni uso, dalla cucina al piercing leggero.
  Entrambi condividono le stesse manicature generose, pensate per adattarsi a tutte le prese e permettere un lavoro efficace in ogni condizione.

Il lancio e la storia di Bonnie & Clyde

Per il lancio ho scelto la collaborazione con Backpacco.it, il sito di riferimento in Italia per l’outdoor.
Abbiamo raccontato la nascita dei coltelli attraverso una mini-serie su YouTube, ispirata alla leggenda dei celebri fuorilegge, coinvolgendo la community e rendendo ogni fase un vero racconto condiviso.

Conclusione

Sono orgoglioso di ogni dettaglio di Bonnie & Clyde, perché racchiudono la mia passione per il bushcraft, la natura e la qualità artigianale.
Li ho pensati come compagni di viaggio, fatti per durare e per aiutare chi, come me, ama vivere la natura senza compromessi.

Se vuoi provarli sul campo e capire cosa può fare davvero un coltello pensato per l’outdoor moderno, vieni a trovarci ai Corsi Stone Outdoor.
Qui puoi testare strumenti, imparare tecniche e confrontarti con chi ha fatto di questa passione una filosofia di vita.

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